la Befana vien di notte

 

6 gennaio 001

Si narra che parecchi anni or sono un uomo viaggiasse alla volta della Svizzera con una scopa a bordo auto. Si narra che quella scopa l'avesse armata d'amore e meraviglia. Il manico intagliato parlava di bellezza e futuro. L'aveva decorato lui per la sua amata. Prendendola un pochino in giro le rubò il cuore. "Alla mia befana preferita" scrisse su quel manico di scopa. Lei rise. Quel bar lontano da casa in cui lavorava mutò in nido e i suoi giorni, da lì in poi, avrebbero iniziato una conta fatta di destino e fedeltà.

Mio padre è fatto così. E ogni anno, da sempre, il sei gennaio ci porta un dono. A noi, figlie. A noi, rimaste qui a dire di lei. Bambino e vecchio, con gli occhi colmi di malinconia, ci prende un pochino in giro e sorride. Pagherebbe tutto l'oro del mondo per un nostro sorriso vero, ogni giorno. Cascasse il mondo, il sei gennaio è un giorno di festa. Un San Valentino privatissimo e delicato. E io sono fiera di essere, oggi, una delle sue befane preferite.

Oggi sarò una bimba. Con queste moffole (noi le chiamiamo così le babbucce ... ) ai piedi che mi mettono il magone e una gran voglia di ridere. Le incoerenze degli oggetti. Quel valore assurdo, non parafrasabile, che hanno gli oggetti.

Buona epifania. Di qualsiasi cosa si tratti.

 

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