una specie di pegno #trecentouno #quarantatré #2017



Ci sono cieli che urlano e lo fanno cascandoti addosso come se i colori avessero davvero bisogno di buttar fuori tutto quel gomitolo di stupori che pare trattengano da troppo tempo. E mentre sbraitano con grazia la loro prepotente bellezza i contorni delle cose si commuovono e tu con loro. I passi smettono di essere solo piccoli passi e il calpestio che rimesti è come una promessa, una specie di pegno che ti viene restituito, così, all'improvviso, che nemmeno ricordi di cosa si tratta, ma va bene così.

Incontrare Silvia dopo quel cielo lì, dopo quei due passi, con dentro quel senso di liberazione, è stato bellissimo, una cosa semplice e bellissima: un abbraccio, gli occhioni gonfi di riconoscenza e quel sedersi a bere una tazza di tea caldo che fa così famiglia, quelle cose minuscole e piene di grazia che poi te le ricordi e sono gli attimi che appunti, quelli che salvi. Silvia ha scritto un libro e Serena lo ha illustrato e sono bravissime e belle di quel bello che con le convenzioni ha davvero poco a che vedere. Sono arrivata in ritardo, certo, quasi come al solito, ma da un lato forse occorreva che fosse così. Ho qui il loro libro e sorrido: per le dediche gentili, per i colori che sono quelli dei cieli che urlano, per la parentesi di quell'ora con le rughe, giovanissima e vecchia, vecchia della saggezza della lealtà, vada come vada, del darsi come si è, come viene, a tradimento, sfumature incluse; un'ora senza
filtri, di biscotti contati e altri pronti da contare, di tazze sbeccate e altre no, di afonie e redivive zie Abelarde; la scoperta dei gradi di separazione, l'annusare i legami che proteggono - quelli fra le coppie, quelli fra le amiche -, quei legami che addensano l'aria senza rubare ossigeno a nessuno e quindi ti fanno dire che è così che deve essere, deve essere così. Ci sono cieli che urlano e allora mandi foto che li ritraggono e ci sono oggetti che ti sognano e allora tu li ringrazi e ringrazi chi li ha messi al mondo. 'Ché alla fine va proprio tutto bene se dal niente di qualche manciata di minuti si riesce a tirar fuori tutto questo putiferio di emozioni. E comunque il cielo urla anche stasera e io lo ascolto e ci stiamo dicendo cose che.
A bientot.


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