cose di legalità (1)

 

Non amo le ore predatate. No. Batte il tocco e in realtà sono le undici. La metà del giorno che arriva un'ora prima. Ma perché? Questa storia della legalità dell'ora mi stressa. Ci sarebbero tante altre cose da legalizzare prima. Perché l'ora sempre e certe azioni mai? In soldoni è come voler essere avanti di un passo e in realtà sei sempre e comunque indietro. Questa cosa del tempo misurato a interesse della luce non mi convince per niente. Non che ieri lo scorrere mi convincesse di più, ma tant'è. Leggo libri su eterni febbraio e dicembre che non finiscono mai e comincio a credere che forse il tempo è solo quella cosa che ci si stampiglia a forma di rughe sugli zigomi. Il resto è una fandonia ad uso e consumo dello stress da competizione. Poi mi adeguo, per amor del cielo. Sono altre le rivoluzioni che intendo consumare. Non mi metto certo a vivere postdatata per il solo gusto di essere fuori dagli schemi. Ci mancherebbe. Però confesso che un pensierino ce l'ho fatto. Ogni santo anno. Con il cavolo che sposto le lancette. Poi stiamo a vedere. Detto che sono una persona coerente, finisco sempre con il regolare l'ora ancor prima di andare a dormire. Chioserebbe un caro amico "la coerenza è degli stronzi". Eccoci. 

Ho un male alla schiena che mi schianta. Conditio sine qua non io non sarei io. Cose di DNA. C'è poco da fare. Mi tocca. Non ho delle vertebre ma rami di pungitopo a forma di vertebra. Spingono, slittano, si imbruttiscono e ficcano le loro spine fra i reni. No, le gocce non mi fanno un'acca. No, oggi punture non ne voglio fare. No, dal fisiatra non ci torno. Dovrei compensare con la muscolatura. Ma non viene da ridere solo a dirlo? Ginnastica. Questa sconosciuta. Ma fatemi il favore... Ci mangio sopra una pera e chi si è visto si è visto. Poi, prometto, dal mese prossimo nuoto. Dal mese prossimo. Non ho ancora deciso quale.

26 marzo 3

Le operazioni per alleviare la sofferenza delle papille gustative incontrano delle difficoltà logistiche. Gavino si trova tanto bene sul tappeto della cucina. Sono riuscita a mettere sul fuoco la pentola per la pasta. Ora tenterò un sugo. Male che vada la mangio in bianco. Buona domenica, ognuno se la agghindi come gli pare. Io lascio fare al gatto.

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