ottantasette #27marzo2016 #BuonaPasqua

A chi perdona e a chi non gli riesce. A chi gli si spezza il cuore e poi rompe anche il tuo. A chi il suo meglio dipende da te e a chi invece no. A chi indica la luna e poi si cura il dito. A chi perde la vista e non si rassegna a sbattere contro i muri; a chi ci vede benissimo eppure i muri li prende in faccia uguale. A chi crede che si cura tutto e a chi ha paura delle cicatrici. A chi ama come gli viene e lo spazio è quello che è. A chi non sa essere due cose contemporaneamente e a chi invece non fa altro che provare ad essere ogni maledetta cosa. A chi giudica e a chi invece non lo fa. A chi la memoria lascia buchi enormi, ma solo quando conviene. A chi ricorda tutto e poi non serve a granché. A chi sperava e non smette. A chi sperava e si sente un coglione. A chi il dito che indicava la luna se l'è fotografato. A chi ha capito che preferiva sedersi davanti. A chi pelerà le patate da cuocere nel forno e a chi le mangerà senza domandarsi come abbiano fatto ad essere senza pelle. A chi giustifica tutto, ma solo se gli conviene. A chi non giustifica niente perché non sono le giustificazioni a servire. A chi non crede in niente di niente e poi scopri che ha più fede di te. A chi ti guarda dritto in faccia e ti confida un segreto e si riparte da lì. A chi crediamo di dover proteggere e invece ci stanno proteggendo loro. A chi non cresce. A chi nasceva qualche anno fa e a chi invece proprio oggi. A chi il mondo è un puntino e cosa vuoi farci e a chi invece è troppo grande e hai voglia a correre. A chi respira e non gli viene bene manco per se stesso. A chi respira e lo fa per due, a prescindere. Buona Pasqua e tante care cose. Che la resurrezione è una cosa rivoluzionaria, ma con la scusa che tanto poi in caso c'è sempre l'anno prossimo non ce ne rendiamo più tanto conto.



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